gli italiani si sono fatti le loro case con duri sacrifici: avete mai sentito dire delle case degli anni 60 costruite pezzo per pezzo dai nostri immigrati quando tornavano in Italia per le ferie?
Certo, ci fu un grandioso piano case nei 50-60 e milioni di vani furono in pratica "regalati". Quel piano keynesiano ebbe grandi risultati:
1) realizzo' il sogno di tanti italiani di avere una casa decente (5 stelle se le confrontiamo con l'edilizia dei paesi socialisti)
2) creo' grande occupazione
3) aboli' per sempre il comunismo dalla coscienza degli italiani che col cavolo sarebbero stati disposti a passare alla proprieta' collettiva, compreso chi votava PCI
Vita dura in quegli anni, ma con una certezza: il futuro dei propri figli sarebbe stato migliore.
Chi ha rubato il futuro dei giovani consegnadogli un debito enorme e' la classe dirigente degli anni 80 e, a parte gli scomparsi, i nomi di oggi sono gli stessi di allora: Berlusconi, De Benedetti, Cicchitto, Amato, Prodi, etc., insomma quelli che dovrebbero raddrizzare le cose adesso!
Se si prevede un calo demografico non credo che un piano di nuove costruzioni sia una buona idea, meglio sostenere il ripristino edilizio dei centri urbani e forti incentivazioni per i giovani.
Un piano edilizio distruggerebbe ancora di piu' il territorio, diminuirebbe il valore delle abitazioni e quindi la ricchezza degli italiani e attirerebbe mano d'opera di bassa specializzazione.
I giovani hanno bisogno di lavoro qualificato non di fare i manovali, bisogna competere con la Germania non con l'Albania.
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