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Channel: Commenti a: Italiani, una ricchezza concentrata tra quattro mura
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Di: Vincesko

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Il discrimine non è né tra destra e sinistra, né tra anziani e giovani, ma tra ricchi, sempre più ricchi, e poveri, sempre più poveri.

Occorre (facendo riferimento alle varie proposte già presentate):

- Riformare la normativa sul lavoro (riduzione/unificazione del mercato duale, contratto e salario d'ingresso, stage, apprendistato; diminuzione dei contributi sul lavoro stabile ed aumento di quelli sul lavoro a tempo determinato, anche per aumentare la pensione ai quali, col sistema contributivo, essa è correlata e comunque fissandone un livello minimo congruo) e delle provvidenze di welfare (reddito di cittadinanza, contributo all'affitto); riduzione del peso fiscale sul lavoro.

- Varare un piano corposo pluriennale statale di edilizia residenziale pubblica di qualità, finanziato con il ripristino dell'ICI sulle case dei ricchi e dei più abbienti (2,5 mld annui, abolita da Berlusconi); al quale si aggiungeranno quelli regionali.

- Rivedere l'assetto della spesa pensionistica in essere, eliminando o almeno riducendo le triple o le quadruple pensioni; ponendo un tetto a quelle superiori a 3.000 €, sterilizzandone ogni adeguamento automatico; aumentando gradualmente quelle inferiori al livello di povertà.

- Le coperture finanziarie vanno costruite attraverso un maggiore apporto dei ricchi e dei più abbienti: la reintroduzione dell’imposta di successione in misura congrua, escludendo in toto o in buona parte la prima casa; il ripristino dell’ICI (terza tranche Berlusconi, quindi sarebbero mantenute le esenzioni sui redditi bassi decise da Prodi); l’aumento dell’imposizione fiscale sulle rendite finanziarie (esclusi i BOT); l’introduzione di un’imposta patrimoniale bassa e pluriennale, al di sopra di una ricchezza netta di 800 mila €; l’introduzione (in ambito UE) della TTF dello 0,05%, già approvata dal Parlamento europeo ed ora al vaglio (lento!) della Commissione e del Consiglio UE; la lotta all’evasione fiscale, inasprendo le sanzioni (come ha già in parte fatto l’attuale governo).

La sfida del futuro davvero complicato richiede chiarezza di idee, equità, solidarietà, unità della maggioranza della popolazione contro la pretesa di un'esigua minoranza di ricchi egoisti, bulimici e spietati di decidere per tutti gli altri, sui quali scaricare interamente gli oneri del loro mantenimento negli agi e nel lusso e del riequilibrio mondiale in corso.


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